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L'APICE DEL RELATIVISMO SPIRITUALE



Nel seguente articolo prenderò in considerazione solo un paio delle assurdità che ora mi appresto ad elencare e che sono alcune delle false convinzioni radicate nella maggior parte delle persone in ambito spirituale.


Tra l’altro dovrebbe esserti chiaro allora il motivo per cui sono in pochi a godere di risultati concreti nella spiritualità e perché invece molti non riescono nemmeno ad immaginare cosa sia sprizzare di pace ed estasi ogni giorno, ma continuano a credere a tutti i costi alle proprie convinzioni e di essere sulla strada giusta.


Viviamo tempi in cui il relativismo spirituale è al suo apice a causa della New Age che ha cancellato qualità come volontà, umiltà, disciplina e intensificato pigrizia, presunzione di sapere, ignoranza. Questi sono alcuni esempi di false credenze che purtroppo si sentono spesso:


- Una cosa vale l’altra

- Ognuno può e deve avere le sue “verità”

- Non esiste giusto e sbagliato

- Non esiste vero e falso

- Non ci sono diversi gradi di consapevolezza, non c’è differenza tra un essere consapevole da un essere che crede di essere consapevole o da un essere meno consapevole.

- La mia esperienza è la più attendibile di tutte

- Le mie credenze sono vere

- Si può attribuire il significato alle parole a propria discrezione

- La mia vita è perfetta così com’è

- Sono certo dei miei (presunti) traguardi spirituali


Di recente, in una discussione, qualcuno ha avuto l’audacia di affermare con grande sicurezza che siccome siamo in 7 miliardi, esistono 7 miliardi di verità. Questo è l’esempio lampante di tale relativismo spirituale da cui ho preso spunto per fare il seguente post.

Vorrei far notare un paio di cose per offrire uno spunto di riflessione.


La prima è che sostenere l’esistenza di 7 miliardi di verità è una semplice opinione, una credenza, che come tale può essere tanto vera quanto falsa. Una verità è per definizione oggettiva cioè universale, valida per tutti. Non valida solo per qualcuno, altrimenti non è una verità.


Questo è un esempio di come non si conosca il significato delle parole che si usano, in questo caso di “verità” e, di conseguenza, di come risulti distorta la visione delle realtà delle cose. Ora qualcuno mi dirà “Ma che noia, chi se ne frega del significato preciso delle parole, sei troppo pignolo”.


Il problema che molti non riescono ancora a comprendere, nonostante se ne parli da migliaia di anni e oggi la scienza l’ha dimostrato, è che noi vediamo e percepiamo la realtà in base al significato che diamo alle parole e alle cose. Tutto è basato sul linguaggio e soprattutto sui significati. Se usi un linguaggio sbagliato (e relativi significati) avrai una visione e percezione sbagliata della realtà. Se credi che i mango siano aspri, ma non conosci il significato corretto di “mango” o di “aspro”, questo può diventare un problema dato che la realtà è composta da mantra specifici, i quali hanno una frequenza specifica.


Immagina le conseguenze che questo può avere in ogni tipo di interazione neurale che avviene all’interno del tuo cervello per dare significato alla realtà. Immagina soprattutto cosa succede quando si instaura una convinzione profonda dove aspro è percepito come dolce o dove mango è percepito come limone. Di nuovo, se non ti sono chiare le implicazioni a livello intuitivo, sforzati di immaginare le conseguenze che questo può avere quando si tratta di questioni complesse, importanti, profonde. Ad esempio applica la seguente riflessione a "salutare" e "dannoso".


Immagina adesso cosa significa tutto questo quando devi avere a che fare con la spiritualità, con il più grande mistero dell’esistenza cioè conoscere chi sei tu veramente.

Ti sei creato tutta una serie di convinzioni, credenze, supposizioni che però sono totalmente errate. Perchè sostengo con assoluta certezza che sono totalmente errate? Perchè altrimenti staresti già vivendo LA Verità (quella vera, non le teorie di Tizio o di Caio) di infinita coscienza ed estasi in ogni istante.


“Come fai a sostenere che questa sia LA Verità?”

Ti rispondo al punto successivo, ma non mi interessa convincere nessuno. La prova del nove infatti risiede in come vivi, in come ti senti in ogni istante.


La seconda cosa che voglio far notare è che l’affermazione che sto esaminando (esistono 7 miliardi di verità) è una combinazione di presunzione (credere di sapere) e ignoranza (non sapere). Al di là del fatto che se fosse vero allora ci sarebbe un problema gigantesco dato che il 99,9% di queste “verità” (cioè delle persone) non è felice nemmeno lontanamente. Non mi dilungo a spiegare cosa sia la Felicità perché ne ho già parlato a lungo in post e video, e perché, di nuovo, è una parola che è stata stravolta del suo significato.


E guarda un po’ quali sono le implicazioni che ha causato lo stravolgimento di tale parola e significato: oggi tutti inseguono qualcosa che chiamano Felicità, ma che Felicità non è. Provano letteralmente di tutto per essere felici, ma non funziona. Chissà perché…


Ti faccio notare che stiamo parlando solo di UNA parola. Fai 1+1+1...


Tornando a quanto stavo dicendo, puoi avere tutte le presunte ragioni e verità del mondo, ma se non sprizzi di estasi e silenzio da ogni atomo del tuo essere, se non godi della vita come quando fai l’amore a prescindere dalle circostanze esterne, qual è l’utilità di tutte queste presunte ragioni e verità?


LA Verità è che esiste solo un’unica infinita sostanza divina, pura coscienza estatica senza limiti. E se non la stai vivendo, almeno in parte, sei distante anni luce dalla Verità. Per cui sarebbe opportuno ascoltare chi la incarna, invece di dare credito al tuo ego.

In favore di che cosa poi si vuole ignorare questo riscontro?

In favore del proprio ego, come se il proprio ego (altra parola che si usa senza sapere cosa sia davvero), cioè pura ignoranza per definizione, potesse e dovesse saperla più lunga di chi invece ha bruciato ogni traccia di ignoranza e realizzato LA Verità.

Totale assurdità, pura follia generata da una mente contratta. Un po’ come se non si volesse prendere in considerazione quello che ha da dire sul tennis un campione di tennis e si prestasse più attenzione a quello che Tizio seduto al bar ha da dire sul tennis.


Ora qualcuno dirà “Ma anche quello che tu stai sostenendo è una tua opinione, credenza, “verità”, al pari di chi sostiene ci siano 7 miliardi di verità. Per me infatti non è così, io la penso diversamente!”


Il più grande errore che si può fare nel cammino spirituale è quello di ignorare il riscontro con l’esperienza dei santi del passato e del presente.


Perchè dico questo?

Perchè se si svolge un autentico lavoro interiore, se si conoscono i santi del passato e del presente e soprattutto se si incontrano, diventa chiaro come il sole che c’è un filo comune in ogni tradizione proprio perché esiste una Verità, la quale è valida per tutti a prescindere da tutto. Oggettiva appunto.


Siamo quello che siamo a prescindere da quello che tu o io crediamo. Ma ciò che siamo è qualcosa di molto preciso! Quindi o le tue credenze corrispondono (vivendole per esperienza diretta) alla nostra vera natura per quello che è, altrimenti sono una tua invenzione, una realtà distorta.


Si può provare a descrivere tale verità in molti modi diversi (di nuovo, se non si conoscono i significati delle parole cosa si pretende di comprendere?), tenendo presente che sono solo delle dita che puntano alla Luna e non la Luna stessa dato che non è possibile conoscere e incarnare LA Verità con la mente, con un ego e tutte le sue credenze, preconcetti, opinioni, ecc.


Desideri sul serio verificare se questa è LA Verità?

Ok. Se desideri conoscere e vedere i colori, un cieco e le sue credenze sui colori sono più attendibili di chi invece può vedere?


Come prima cosa dovresti quantomeno mettere in discussione le tue credenze, opinioni, preconcetti, e cominciare un autentico lavoro interiore che a tempo debito ti mostrerà i colori, la risposta. Nessuno te la può dimostrare, non la trovi nei libri, negli esperimenti scientifici o in qualche posto magico. Devi lavorare su di te, ma devi farlo nel modo corretto.


Dici che non esiste un modo corretto e uno non corretto di lavorare su di te?

Sei libero di credere a ciò che preferisci, ma per tua informazione i Siddha, gli esseri illuminati, da sempre usano parole ben precise e mai a caso.


Buddha ad esempio, descrivendo l'ottuplice sentiero, parlava di "giusta" (o retta) visione, intenzione, parola, azione, sussistenza, sforzo, concentrazione, meditazione, proprio perchè esiste anche una visione, intenzione, parola, azione, sussistenza, sforzo, concentrazione, meditazione, non giusta, non retta.

Patanjali negli Yoga Sutra scrive chiaramente "Sat asat viveka buddhi" cioè "La mente illuminata distingue il vero dal falso" proprio perchè esiste un vero e un falso, e perchè man mano che si lavora su di sè, il grado di consapevolezza aumenta, l'ignoranza viene bruciata, e come effetto collaterale si vedono le cose per quello che sono veramente. Non per quello che la propria mente ignorante vuole farci credere.

Questi sono solo 2 esempi, ma se si crede che il Buddha e Patanjali fossero due ignoranti sprovveduti allora non c'è altro che io possa aggiungere.


Il dato di fatto è che sia io sia altre anime in cammino stiamo verificando che LE Verità descritte da santi e scritture di tutte le tradizioni, non solo esistono, ma sono alla portata di chiunque! Certo, guarda caso abbiamo dovuto e continuiamo a mettere da parte il nostro io e le nostre credenze per avere tali benedizioni e verificare così le verità che ci ripetono da migliaia di anni.


Però, come dicevo, sei libero di credere a ciò che preferisci e di tenerlo molto stretto. Poi non stupirti se non riconosci e non vivi a tua volta tali verità.


Contento tu, contenti tutti.



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Buona vita!

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